Nel suggestivo scenario di Voltarrosto, sulle colline di Roseto degli Abruzzi (TE), sorge una nuova struttura destinata a barricaia, realizzata per una storica azienda vitivinicola del territorio. Questo intervento, completamente interrato e sviluppato con fondazioni a -5,80 m rispetto alla quota di campagna, nasce dall’esigenza di coniugare massima protezione impermeabile e garanzia di salubrità, in un contesto agricolo tra mare e Appennini dove la tradizione vinicola richiede soluzioni tecniche d’avanguardia.

Il contesto e la sfida progettuale
La realizzazione della struttura interrata risponde non solo ai requisiti prestazionali imposti dal D.M. 17.01.2018 (NTC) per la salvaguardia delle opere in calcestruzzo armato dall’acqua e dagli agenti aggressivi, ma anche alle normative sulla sicurezza dei luoghi di lavoro (D. Lgs. 101/2020 e D. Lgs. 203/2022) e sugli ambienti destinati alla trasformazione alimentare. Le scelte tecniche condivise con la progettazione e la committenza sono state finalizzate a garantire l’impermeabilizzazione completa contro le acque di percolamento e le spinte idrostatiche, dall’involucro di fondazione fino alla copertura, e la tutela della salubrità degli ambienti di lavoro e delle aree di stoccaggio del vino, con sistemi di barriera efficaci anche contro gas naturali come radon e metano.

Soluzioni tecnologiche adottate
In un’ottica di efficienza e ottimizzazione, si è scelto di impiegare un sistema integrato capace di assolvere contemporaneamente le funzioni di impermeabilizzazione, barriera ai gas e gestione dell’umidità: Amphibia 3000 Grip di Volteco, la membrana sintetica in EPDM impermeabile, autoriparante, autosigillante e autoagganciante al calcestruzzo, applicata sotto platea per la protezione da acqua, umidità, radon e metano. Sui muri verticali, è stato posato Plastivo 180, il rivestimento impermeabile bicomponente, polimero modificato ad alta flessibilità, ideale per la protezione delle pareti verticali contro spinte idrostatiche positive e negative.
La continuità fra platea e murature è stata realizzata tramite sormonto della membrana su Plastivo 180, il tutto rinforzato con il pannello idroespansivo WT Panel. Giunti e riprese di getto sono stati sigillati con i profili idroespansivi WT Construction e con gli elementi partitori autosigillanti WT Break, ideali per la corretta gestione delle fessurazioni spontanee del calcestruzzo armato che possono formarsi durante la fase di maturazione del getto o a seguito dei naturali movimenti della struttura. Una corretta gestione di questi fenomeni è essenziale per assicurare la durabilità e la sicurezza dell’opera nel tempo. Inoltre, è stata effettuata la sigillatura preventiva dei nidi di ghiaia con Spidy 15 per garantire omogeneità dei substrati.
Il progetto prevede di assicurare la continuità con il sistema di copertura mediante la posa di Aquascud System, l’impermeabilizzante bicomponente flessibile, seguito da uno strato di geocomposito drenante e una cappa cementizia anti-radice, per la gestione delle acque meteoriche e la protezione durante le fasi di rinterro.
Particolare attenzione è stata riservata ai vari giunti e riprese di getto: in particolar modo quello tra muro verticale e solaio, già realizzato e sigillato con il profilo idroespansivo WT Construction, e quello tra solaio e massetto delle pendenze, sigillato con bandella Garvo, nastro coprigiunto impermeabile in banda elastica da utilizzare in abbinamento al rivestimento Plastivo 180, indicato per sigillare fessure e riprese di getto in strutture sottoposte a spinta idrostatica positiva.

I risultati ottenuti.
La soluzione progettuale ha consentito di ottenere la massima durabilità e protezione delle strutture interrate da umidità e infiltrazioni, garantendone la salubrità ambientale. L’esperienza conferma come la selezione e l’applicazione di tecnologie impermeabilizzanti avanzate, abbinate a una progettazione mirata, rappresentino la risposta più efficace alle nuove sfide dell’edilizia contemporanea, anche nel settore delle opere agricole e alimentari di pregio.