Spesso nella progettazione di una nuova costruzione interrata in presenza di falda si focalizza l’attenzione sul prodotto che disponga delle migliori performance in termini di caratteristiche tecniche, chimiche e fisiche e quindi in grado di proteggere al meglio l’edificio nella sua vita utile.
Si tende quindi a valutare la sezione corrente lasciando in tempi successivi (fasi cantieristiche) e agli installatori specialisti (quando presenti) la gestione e la scelta della migliore modalità di sigillatura di aspetti altrettanto decisivi per la tenuta stagna dell’intero ambito interrato, quali ad esempio i corpi passanti.
E’ pur vero che l’adozione di sistemi idro-reattivi, può certamente facilitarne la gestione e la sigillatura anche in fasi postume, tuttavia una previsione organica delle varie discontinuità può sicuramente abbattere le variabili legate all’improvvisazione di cantiere.
Le vie preferenziali
Senza considerare le tubazioni (pre o post- getto), proviamo a considerare quanto gli elementi più semplici, come distanziali o lame tendi cassero, possano risultare, se non adeguatamente presidiati, dei corpi passanti l’impermeabilizzazione, vie preferenziali quindi per l’ingresso d’acqua.
La modalità sigillatura di questi elementi dovrebbe essere prevista già in fase preliminare, adottando gli appositi presidi e permettendo quindi l’ottenimento della continuità del sistema impermeabilizzante requisito imprescindibile quando si affronta un ambito interrato con presenza d’acqua.
I corpi passanti l’impermeabilizzazione possono essere, come appena rammentato, di natura impiantistica (tubazioni), legati alle metodologie costruttive (distanziali) o inoltre legati ad aspetti strutturali.
In determinati ambiti di nuova costruzione non è insolito affrontare interferenze quali teste palo, micro-pali, puntoni o tiranti che puntualmente e ricorsivamente possono rappresentare un punto di by-pass.
La protezione totale
Negli ambiti esistenti soggetti a infiltrazioni che si vogliono recuperare e valorizzare oppure in invasi o piscine (skimmer, etc) può presentarsi ricorrente tale tematica la quale, affrontata in tempo utile e con metodologie idro-reattive specifiche e ben collaudate consente di poter generare la totale protezione dell’ambito interrato.
Esempio di sigillatura corpo passante con mastice idroespansivo
Esempio di sigillatura corpo passante con adesivo epossidico e nastro elastico