Il progetto di Studio Archea trasforma un maestoso bunker della Seconda guerra mondiale in una prestigiosa sala espositiva.
Volteco, con il referente per la zona Sig. Giannoni Lorenzo, ha collaborato con Archea Associati, prestigioso studio di progettazione architettonica rinomato a livello internazionale, nell’intervento di impermeabilizzazione di un maestoso Bunker della Seconda guerra mondiale, a Firenze, di proprietà di Immobiliaretre srl.
Ambizioso l’obiettivo: trasformare questa location, così carica di storia e originale, in una bellissima galleria per ospitare le opere dello studio e una mostra permanente sempre a firma Archea Associati.
Il Bunker è costituito da una struttura a forma di tunnel con una lunghezza di circa 40 ml e uno sviluppo di circa 9 ml, realizzata in parte con mattoni pieni e in parte con putrelle in ferro dello spessore di 14 cm, che sorreggono la struttura nella zona più interrata.
Il contesto
Al primo sopralluogo sono da subito emerse le problematiche che hanno richiesto la consulenza di Volteco per le opere d’impermeabilizzazione: continue infiltrazioni d’acqua, lesioni della muratura, scala di collegamento al giardino soprastante interessata da continue venute d’acqua e presenza di un vero e proprio scorrimento d’acqua nel canale all’interno della vecchia platea.
Il problema più significativo era rappresentato dalla necessità di drenare la continua presenza d’acqua, che filtrava dietro le putrelle, al fine di poter dare il via alle opere d’impermeabilizzazione. Si è optato così per l’inserimento di un tessuto drenante ancorato alla struttura, che ha permesso di far confluire l’acqua nella zona più bassa per poi convogliarla verso l’esterno. Una soluzione che ha facilitato l’intervento consentendo di eseguire le lavorazioni in un ambiente più asciutto con minor presenza d’acqua.
Tecniche e prodotti
L’intervento d’impermeabilizzazione si è poi sviluppato a step, partendo dal rinforzo strutturale con malta Fibromix 40 e rete interposta per uno spessore di 8 cm ancorata sopra i mattoni, a loro volta ricoperti da tessuto drenante. Successivamente si è proceduto all’applicazione del mastice idro-espansivo Aktivo 201 sopra le longherine in ferro per eliminare ogni infiltrazione su tutte le riprese di getto. A maturazione avvenuta è stato applicato l’intonaco Bi Mortar Plaster Seal (4-5 cm di spessore) con rete interposta e ancorata al precedente strato fino ad arrivare al livello delle putrelle.
L’intervento si è concluso con l’utilizzo del sistema Bi Flex System (costituito da nastro termopolimerico accoppiato con adesivo epossidico e resistente alla spinta idraulica negativa) su ogni angolo e ripresa di getto per poi procedere e terminare con stesura di guaina elastica Plastivo.
Il fondo del tunnel, detto tappo di chiusura, è stato realizzato con un getto di malta Flowmix 70 e giunto bentonitico WT 102 per uno spessore di circa 10 cm; le riprese di getto tra il tappo e il resto della struttura sono state sigillate con il sistema BI Flex. Al termine dei lavori è stato realizzato uno scavo all’ingresso del bunker dove ha trovato posto una stanza, riservata ai macchinari necessari per il ricircolo d’aria, completamente impermeabilizzata con l’utilizzo congiunto di più tecnologie Volteco: membrana idro-reattiva Amphibia 3000 GRIP orizzontale e verticale, giunto bentonitico WT 102, Plastivo e BI Flex per il solaio a piano strada.
L’obiettivo di tutti gli interventi è chiaro: garantire una perfetta continuità dell’impermeabilizzazione in un contesto con una costante presenza di acqua in pressione e un drenaggio della struttura permanentemente in funzione. Il risultato è davvero degno di nota: il rivestimento di piastrelle a forma rettangolare che ricopre l’intero tunnel e il pavimento in microcemento, che si inserisce perfettamente in un contesto che vede la presenza di monitor alle pareti e sedute per permettere una maggior accoglienza degli ospiti alla mostra, rende questa location unica e suggestiva, perfetta per accogliere una sala esposizioni così esclusiva e prestigiosa.