Vuoi costruire una piscina in giardino? Bene, è il momento di fare chiarezza su burocrazia, norme, obblighi e permessi.
Per l’installazione di una piscina fuori terra non sussiste alcun problema.
Diversamente, per quelle interrate il Tar del Lazio con sentenza 11586/2019 ha stabilito, che creando volume devono essere considerate nuove costruzioni che necessitano del permesso di costruire.
I giudici hanno stabilito che, dal punto di vista urbanistico, il concetto di pertinenza non assume alcuna rilevanza in quanto tutti gli elementi strutturali concorrono al computo della volumetria.
Le piscine in Italia
Ciò premesso, è bene sapere che in Italia le piscine non rientrano nel campo dell’edilizia libera, pertanto è sempre opportuno verificare presso l’Ufficio Tecnico del Comune di residenza la presenza di regolamenti specifici: ogni Comune, infatti, è libero di disciplinare autonomamente tempistiche, modalità e contenuti dell’iter autorizzativo necessario.
Il primo step attiene alla verifica di eventuali vincoli paesaggistici o urbanistici che interessano il terreno.
Per ottenere tali informazioni è sufficiente rivolgersi all’Ufficio Edilizia Privata del Comune di residenza.
Nel caso sussistano tali vincoli bisogna chiedere il permesso di costruire a seguito del via libera a costruire concesso dalle commissioni coinvolte.
In seguito si potrà presentare in Comune la SCIA e iniziare i lavori.
Qualora non sussistano vincoli di alcun genere, tale iter non sarà necessario e si potrà direttamente presentare in Comune la SCIA predisposta da un professionista.
Il Comune avrà un periodo di 30 giorni per muovere obiezioni, terminato il quale si potranno iniziare i lavori.
Una volta finiti i lavori di costruzione, il professionista incaricato dovrà presentare la Dichiarazione di conformità al Comune, segnalando la fine dei lavori.
A chiudere la procedura sarà poi l’accatastamento della piscina necessario per aumentare ufficialmente il valore della casa.
La domanda più frequente
A tal proposto, facciamo una precisazione in merito a una domanda frequente della committenza: “L’abitazione passa nella categoria di lusso?”.
La costruzione di una piscina annessa a un’abitazione potrebbe modificare la categoria catastale solo nel caso in cui la piscina copra una superficie maggiore di 80 mq oppure, in caso di dimensioni inferiori, se sono presenti altri requisiti specifici che riguardano la casa (ad es. se la superficie dell’abitazione supera i 160 mq, se la superficie delle terrazze super i 65 mq, se sono presenti ascensori o montacarichi, …).
Tutti gli elementi sono sempre da verificare presso l’Ufficio Tecnico del Comune di residenza.
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