Buone notizie per chi vuole ristrutturare il proprio immobile: la legge di Bilancio, infatti, ha confermato anche per il 2020 il bonus ristrutturazioni senza sostanziali modifiche rispetto a quanto previsto per il 2019.
Per le spese sostenute a partire dal 26 giugno 2012 e fino al 31 dicembre 2020 sarà possibile, dunque, beneficiare della detrazione fiscale del 50% sui lavori di ristrutturazione edilizia fino a un ammontare massimo, rimasto invariato, di 96.000 euro per singola unità immobiliare.
Ma quali sono i lavori che possono beneficiare della detrazione IRPEF nell’anno in corso e chi può farne domanda?
In termini generali l’agevolazione fiscale, confermata dalla Legge di Bilancio 2020, riguarda gli interventi di ristrutturazione delle abitazioni e delle parti comuni degli edifici residenziali situati nel territorio italiano e potranno farne richiesta tutti i contribuenti che pagano le tasse, che siano o meno residenti sul territorio italiano.
Gli interventi ammessi per le singole unità immobiliari sono gli interventi di:
- manutenzione straordinaria;
- restauro e risanamento conservativo;
- ristrutturazione edilizia;
- ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi;
- eliminazione di barriere architettoniche;
- misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti;
- cablatura degli edifici e misure volte al contenimento dell’inquinamento acustico o al conseguimento di risparmi energetici;
- misure antisismiche;
- bonifica dell’amianto e opere destinate a scongiurare incidenti domestici.
Mentre, per le parti comuni di edifici condominiali possono beneficiare delle detrazioni fiscali gli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia.
I pagamenti devono avvenire con bonifico bancario o parlante postale da cui risultino causale del versamento, codice fiscale del beneficiario della detrazione e codice fiscale o numero di Partita Iva del beneficiario del pagamento.
Per gli interventi che comportano un risparmio energetico, entro 90 giorni dalla data di conclusione dei lavori, va inviata obbligatoriamente comunicazione online all’ENEA.
Sul tema, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che può beneficiare della detrazione Irpef delle spese sostenute per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio anche il futuro acquirente di un immobile che sia stato immesso nel possesso dell’immobile stesso ed esegua gli interventi a proprio carico, a patto che sia stato stipulato e regolarmente registrato un contratto preliminare di vendita dell’unità immobiliare.
Nel rispetto di tutte le altre condizioni, la detrazione spetta al futuro acquirente anche qualora non si perfezioni l’acquisto.
Tutti i dettagli sul portale dell’Agenzia delle Entrate.