Grazie al decreto ministeriale verranno assegnati 853,81 milioni di euro per gli interventi atti a riqualificare il patrimonio residenziale pubblico.
Pubblicato il 16 settembre 2020, il Decreto Interministeriale, prevede una serie di interventi per rinnovare il tessuto socioeconomico, aumentare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, ottimizzare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini.
Gli interventi risponderanno all’esigenza di realizzare soluzioni durevoli in ottica di sostenibilità e densificazione, senza consumo di un nuovo suolo e secondo i principi e gli indirizzi adottati dall’UE, secondo il modello urbano delle Smart city, città intelligenti, inclusive e sostenibili.
Esempi di Smart city sono Londra, Singapore, Seoul, New York City, Helsinki, Montreal, Boston, Melbourne, Barcellona e Shanghai che perseguono l’obiettivo di diventare città più vivibili, mettere le tecnologie più innovative al servizio delle persone, investire su sistemi di mobilità sostenibile che riducano l’inquinamento aumentando però la qualità dei servizi di trasporto.
Tipologie di interventi
Gli interventi si distinguono in:
- Spese tecniche di progettazione, di verifica, validazione, direzione dei lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione;
- spese per gli imprevisti fino ad un massimo del 10% del costo totale dei lavori per cui si è richiesto il finanziamento e solo se inserite nel quadro economico.
Il contributo massimo che può essere riconosciuto per ogni proposta è di 15.000.000 di euro.
Soggetti beneficiari
I fondi spettano agli enti pubblici, nello specifico Regioni, Città Metropolitane, Comuni sede di Città Metropolitane, Comuni capoluoghi di provincia, Città di Aosta e Comuni con più di 60 mila abitanti.
Sono escluse dai soggetti beneficiari il Trentino-Alto Adige, le province autonome di Trento e Bolzano con i rispettivi comuni.
Fasi di presentazione proposte
Il programma prevede due fasi di presentazione delle proposte.
Nella prima fase è richiesta la trasmissione di una proposta complessiva preliminare indicante la strategia nel suo complesso e l’insieme di interventi atti a raggiungere le finalità prescritte e che saranno esaminati dall’Alta Commissione secondo specifici criteri.
Nella seconda fase, per tutte le proposte ammesse, è prevista la trasmissione della proposta complessiva conclusiva, indicante lo stato di progresso della stessa.
Inoltre, sono ammesse al finanziamento anche le proposte definite “Pilota”, ovvero quelle ad alto impatto strategico sul territorio nazionale, da cofinanziarsi anche con potenziali ulteriori risorse, comprese quelle del Recovery Fund, in quanto orientati all’attuazione del Green Deal e della Digital Agenda. Dal 2021 al 2027, queste proposte “pilota” possono essere cofinanziate fino a 100 milioni di euro ciascuna.
Le finalità del programma
Il programma è promosso al fine di concorrere alla riduzione del disagio abitativo, con particolare attenzione alle periferie.
In particolar modo, gli interventi previsi sono finalizzati a:
- riqualificare ed incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale;
- rigenerare il tessuto socioeconomico
- migliorare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici;
- migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini