Al vaglio del Governo misure “urgenti” per velocizzare l’attuazione del Recovery Fund attraverso la semplificazione dell’iter burocratico relativo alla maxi agevolazione del 110%.
Uno snellimento della normativa edilizia che faciliti gli interventi incentivati dal Superbonus 110%, la rigenerazione urbana e le opere previste dal Piano Nazionale di Ripresa e resilienza (PNRR): questi gli obiettivi del Governo che punta a rilanciare l’economia del Paese e spendere in modo efficace le risorse del Recovery Fund.
Misure previste
In questi termini il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, intervenuto qualche giorno fa in audizione davanti alle Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro di Camera e Senato, ha annunciato gli obiettivi delle riforme che verranno riuniti in un nuovo “decretone” volto a migliorare e snellire il decreto Semplificazioni.
Una serie di misure “urgenti” che dovrebbe velocizzare l’attuazione del Recovery Plan, da presentare a Bruxelles entro la fine del mese di aprile, e sulla base del quale verranno erogati gli aiuti europei.
“Il doppio binario, grazie a questo decreto di accompagnamento al Recovery, è l’opportunità più grande di agganciare la crescita per il futuro del nostro paese”, così il Ministro della PA Brunetta spiega la ratio del nuovo provvedimento di revisione messo in cantiere.
Il Decreto Semplificazioni, infatti, non ha prodotto gli effetti sperati. Secondo il Governo sono troppi gli ostacoli che rendono complicate le procedure per accedere al Superbonus del 110%: uno strumento strategico per lo sviluppo e per l’attuazione di un programma concreto di riqualificazione del patrimonio edilizio italiano, nonché una misura essenziale per il rilancio economico del Paese e per il futuro dell’intera filiera dell’edilizia che, pertanto, dovrebbe essere incentivato e non ostacolato.
Potrebbero, quindi, essere introdotte delle modifiche per semplificare l’iter burocratico relativo alla maxi agevolazione.
Novità
La novità più importante, senza dubbio, consiste nel togliere l’obbligo per i tecnici abilitati di certificare alcuni dati relativi allo stato legittimo dell’immobile, vale a dire la proprietà, i vari passaggi di proprietà e la presenza di concessioni edilizie. Sarà sufficiente, secondo quanto anticipato dal Governo agli enti locali, che i professionisti attestino l’assenza di abusi edilizi ed il rispetto delle prescrizioni urbanistiche. In poche parole, dovranno redigere semplicemente un certificato di conformità.
Sempre per velocizzare l’apertura dei cantieri e la realizzazione degli interventi, il Governo punta anche all’accelerazione delle procedure per il rilascio della valutazione di impatto ambientale (VIA) relativa ai progetti del PNRR e del Piano per l’Energia e il Clima (PNIEC), passaggio fondamentale per l’apertura di molti cantieri infrastruttura.
Il timore che ha smosso le acque e che ha portato il Governo, anche su invito del Parlamento, a ipotizzare una revisione in termini di snellimento del decreto Semplificazioni 2020, è stato quello di vedere aggravarsi la situazione già critica dei numerosi cantieri bloccati per ritardi di ordine burocratico o amministrativo e di impedire ai pochi cantieri aperti di concludere i lavori entro i termini previsti dalla maxi detrazione del 110%.