Situazione di cantiere
La parte semi-interrata della villa, negli anni, è stata soggetta a diverse problematiche, dalla semplice risalita capillare nelle murature a problemi infiltrativi fino a veri e propri allagamenti laddove il livello del lago abbia superato quota campagna.
Obiettivi
L’obiettivo primario è stato quello di recuperare i locali semi-interrati come parte abitativa della Villa.
Generare ambienti fruibili e riscaldati privi di umidità infiltrazioni e salvaguardati dal possibile aumento del livello del lago.
Soluzione e intervento
Innanzitutto, sono state demolite tutte le opere non portanti ed è stata messa a nudo la struttura in mattoni pieni.
In seconda fase si è provveduto a scavare per scoprire le fondazioni in modo da non perdere spazio utile in altezza per la realizzazione delle stratigrafie di pavimentazione.
Si è provveduto poi a realizzare un intonaco armato ancorato alle murature portanti utilizzato sia come rinforzo strutturale sia come strato di uniformazione del fondo.
Il tutto prima dell’applicazione del sistema impermeabilizzate realizzato con Plastivo 250.
L’intonaco, realizzato con Fibromix 40 armato con rete Revomat, è stato esteso fino a quota dell’intradosso del solaio sia per esigenze statiche sia per preservare i successivi rivestimenti dalla possibile umidità delle murature.
Considerando i massimi livelli del lago, che in una particolare circostanza è arrivato a lambire la quota delle soglie delle finestrature, l’impermeabilizzazione verticale, realizzata con Plastivo 250, è stata estesa fino ad un franco di sicurezza di 50 cm superiore al livello massimo raggiunto dalle acque.
Le superfici orizzontali sono state impermeabilizzate mediante posa di Amphibia 3000 grip, membrana impermeabile idroreattiva con caratteristiche di elevata impermeabilità, barriera al vapore e freno ad alcuni gas fra cui il gas radon.
I teli sono stati collegati all’impermeabilizzazione verticale mediante idonee sigillature realizzate con water stop bentonitico e mastice idroespansivo.
Sopra la membrana Amphibia 3000 grip è stata realizzata una platea di fondazione idonea a resistere ai carichi idraulici previsti.
La platea è stata spinottata alle strutture di fondazione esistenti in modo da renderle collaboranti mediante l’inserimento in queste ultime di connettori sigillati con mastice idroespansivo.
In questo modo è stato realizzato un sistema impermeabile che, in simbiosi con le strutture esistenti e con quelle di nuova realizzazione, possa resistere anche alle pressioni idrostatiche derivanti dall’innalzamento delle acque del lago.
Completa l’intervento la sigillatura di ogni attraverso impiantistico, adduzioni, scarichi, elettrico, dati che interferisca con il sistema di impermeabilizzazione.
Conclusione dei lavori
I vuoti sui piani orizzontale, generati dall’andamento delle vecchie fondazioni, parzialmente riempiti dalla realizzazione della nuova platea di fondazione, sono stati colmati con la realizzazione di un vespaio atto a contenere tutte le canalizzazioni impiantistiche.
Carlo Pesta, i-Tec Volteco
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Da garage seminterrato con infiltrazioni a taverna bagno