Nelle murature ove non siano stati interposti sistemi di sbarramento all’acqua, appare spesso evidente il fenomeno della risalita capillare.
I materiali da costruzione sono infatti porosi, assorbono acqua che risale per capillarità e cerca di evaporare dalle superfici delle murature, depositando sali.
L’umidità di risalita è un problema serio: non solo comporta danni estetici, strutturali ed igrotermici per le murature, ma può compromettere anche la salubrità degli ambienti abitativi.
E’ infatti noto che l’umidità aumenta la vitalità dei germi e favorisce la migrazione dei sali nonché le malattie respiratorio e reumatiche.
Perché c’è il distacco dell’intonaco?
I sali presenti nel terreno e nel materiale da costruzione, si sciolgono nell’acqua e salgono, grazie all’effetto capillare, fino alla superficie mentre l’acqua evapora il sale rimane nell’intonaco.
Il sale, una volta cristallizzato, aumenta il suo volume fino a 12 volte causando una spinta verso l’intonaco e verso il materiale da costruzione. L’intonaco si stacca e così anche parte del materiale murario.
Con il tempo poi si arriva ad un degrado e ad un indebolimento statico della struttura.
Perché non è sufficiente rivestire la muratura?
Il rivestimento di una parte di muro con umidità di risalita impedisce ulteriormente alla muratura di smaltire l’acqua in eccesso e quindi presumibilmente aumenta il problema.
Nelle quote più basse rivestite la salinità tende ad aumentare per effetto dell’umidità, in quanto la mancata evaporazione aggrava il problema sia all’interno che nella parte superiore esterna.
Perché c’è la muffa?
La muffa presente nell’intonaco è un fungo che si alimenta con l’umidità.
Le sue spore sono nocive e si impregnano negli armadi e nei vestiti.
L’eccesso di umidità nell’ambiente, dovuto alla presenza di un muro umido e freddo, causa maggior condensa, soprattutto d’inverno e provoca una generale situazione ambientale insalubre.
Questo può procurare malesseri, disagi e perfino malattie come raffreddori, sinusiti, mal di gola, artriti, reumatismi.
Perché risanare l’ambiente interrato?
Il risanamento di un immobile interessato da presenza di umidità (es. cantine, taverne, etc…) è spesso un elemento centrale in interventi di riuso edilizio.
Il fenomeno naturale della risalita capillare e della suzione di materiali porosi, come laterizi e malte di allettamento in murature miste, può combattersi in modo ottimale non cercando di contrastarlo, ma sfruttandone i medesimi principi, con intonaci macroporosi e resistenti ai sali.
L’umidità veicolata nell’ambiente dovrà trovare, poi, idoneo sfogo nella ventilazione forzata o naturale delle stanze, evitando quella percezione di ristagno di umidità nell’aria, tipico di certi scantinati chiusi.
Perché sono da evitare le murature umide?
Con la presenza di acqua nella muratura si ha un abbassamento del potere coibente dei materiali con conseguenti costi di riscaldamento eccessivi, uso di deumidificatori, lavori continui di rifacimento dell’intonaco, della pittura, dei pavimenti, mobili rovinati, tappezzeria deteriorata.