L’interrato oggetto di intervento è di pertinenza a un complesso residenziale completamente ristrutturato, per mancanza di spazi nell’area attorno ai fabbricati si è deciso di costruire un’autorimessa interrata di pertinenza al borgo.
Struttura eseguita in cemento armato con platea di fondazione e muri controterra.
Dopo alcuni anni dalla costruzione hanno cominciato a comparire, all’interno dell’autorimessa, numerose infiltrazioni.
Tali infiltrazioni erano provenienti da cavillature e fessurazioni, dalle riprese di getto tra pavimentazione e pareti, tra pareti e solaio, oltre alla presenza di ingresso anche dalle bocche di lupo.
La scelta
Dopo alcuni saggi eseguiti sull’esterno dei muri controterra e verificata la presenza del fenomeno della trasmigrazione laterale si è deciso di intraprendere la strada di un intervento di manutenzione dall’interno dell’autorimessa.
Si è valutato in prima battuta la possibilità di intervenire dall’esterno, ma vista l’impossibilità logistica di intervenire si è optato per la scelta dall’interno.
La prima operazione ha riguardato la sabbiatura di tutte le pareti per rimuovere i tinteggi presenti e rendere cosi le pareti visibili al fine di identificare eventuali cavillature, crepe e/o fessurazioni presenti.
Si è proceduto dopo controllo visivo a rasare e riparare con malta impermeabile alcuni punti con presenza di nidi di ghiaia e irregolarità di superficie.
In due punti con presenza di infiltrazioni continue si è provveduto dopo rottura e demolizione del punto a fermare la venuta d’acqua con malta impermeabile a presa ultrarapida unitamente a mastice idro-espansivo.
L’operazione successiva ha visto l’intervento diretto su crepe cavillature e fessurazioni con nastro elastico a base di polimeri elastomerici TPE unitamente ad adesivo epossidico bicomponente.
Tale intervento ha garantito il presidio di tutti i punti oggetto di infiltrazione.
La posa ha previsto il presidio di tutte le crepe in verticale, le riprese di getto tra pareti e solaio e i punti di congiuntura con le bocche di lupo.
Una volta presidiati i giunti le crepe e fessurazioni si è provveduto a impermeabilizzare tutte le pareti verticali, con un rivestimento bi-componente polimero modificato.
Una volta ultimata la posa del sistema impermeabile e dopo l’opportuno periodo di maturazione del sistema, si è provveduto alla finitura con rasante civile e successiva tinteggiatura a protezione dell’intero sistema.
Alessandro Pradelli, i-Tec Volteco
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