Situazione di cantiere
Ristrutturazione e ampliamento di una casa degli anni ’70, situata in prossimità del centro di San Donà di Piave (VE), che presentava problemi di infiltrazioni e umidità nell’ambiente seminterrato.
Realizzato con strutture miste di laterizio e cemento armato, il locale adibito a magazzino/cantina presentava inoltre un’altra problematica: quella delle altezze limitate (circa 190 cm).
Obiettivo
L’obiettivo dell’intervento è stato quello di rendere fruibili i locali risolvendo le problematiche di infiltrazioni, che si generavano in corrispondenza delle riprese di getto situate tra la pavimentazione, composta da un’esile struttura in c.a. di circa 10 cm di spessore, e il cordolo in cemento armato perimetrale che presentava dei vespai interni.
Nello stesso tempo, l’esigenza imprescindibile era rappresentata dall’impossibilità di diminuire, se non di poco, l’altezza utile già di per sé ridotta (inferiore ai 2 metri) intervenendo quindi senza ricorrere alla demolizione della struttura esistente e scavare ulteriormente.
Era perciò necessario individuare, non senza fatica, delle soluzioni che si potessero adattare a strutture snelle e collaboranti con quelle esistenti al fine di ridurre al minimo gli spessori e di conseguenza i getti di cemento armato.
Soluzione e intervento
Si è optato per una soluzione che prevedeva l’utilizzo in orizzontale, e direttamente sopra la pavimentazione esistente, di una membrana altamente impermeabile, auto riparante e auto sigillante reattiva al contatto con l’acqua.
Composta da un manto polimerico multistrato a funzionalità differenziata questa barriera crea una tripla protezione per un intervento di impermeabilizzazione a tenuta stagna.
Essendo il dado di fondazione a vista è stata richiesta una particolare attenzione nel dare continuità tra l’impermeabilizzazione orizzontale pre-getto e il dado stesso che ha richiesto un preventivo trattamento di ripristino e impermeabilizzazione, considerate le problematiche di degrado che l’avevano coinvolto.
L’impermeabilizzazione verticale è stata effettuata attraverso l’applicazione di un intonaco impermeabile fibro-rinforzato a spessore armato con rete sintetica tassellata al supporto, seguita, per concludere, da un intervento con un rivestimento a elevata deformabilità per l’impermeabilizzazione definitiva delle murature.
La continuità tra le diverse tecnologie (sintetica prefinita e rivestimento elastico steso a rullo), più precisamente nello spiccato tra orizzontale e verticale, ha visto l’impiego del waterstop idroespansivo chiodato alla base del rivestimento stesso.
Tutte le discontinuità e irregolarità del supporto, condizioni normali in queste situazioni di riqualificazione, sono state compensate attraverso l’utilizzo di mastici idro-espansivi in grado di saturare e compensare tali lacune.
Il Particolare
La formazione della nuova platea armata, a conclusione dell’intervento, ha reso indispensabile, per limitarne lo spessore, il preventivo fissaggio perimetrale al sottostante getto di connettori metallici, fissati e sigillati per renderli impermeabili rappresentando dei corpi passanti tra la membrana impermeabilizzante e il rivestimento elastico delle pareti.
Conclusione dei lavori
L’intero ciclo è terminato con la posa della pavimentazione a diretto contatto con la platea elicotterata e con la finitura pittorica delle murature.