30 milioni di euro destinati alle città metropolitane per finanziare i progetti volti al miglioramento della qualità dell’aria e alla tutela della biodiversità.
Sono 30 milioni i fondi destinati nel biennio 2020-2021 alle città metropolitane per finanziare i progetti volti al miglioramento della qualità dell’aria e alla tutela della biodiversità.
Questo quanto stabilito dal DM 9 ottobre 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, con cui il Ministro dell’Ambiente dà attuazione alla Legge Clima, il primo passo concreto verso il Green New Deal, il provvedimento lanciato dalla Commissione europea che prevede un piano per gli investimenti sostenibili che dovrebbe fare dell’Europa un continente “verde” entro il 2050, riducendo a zero le emissioni nette di CO2.
L’approvazione del decreto è frutto di un lungo percorso che ha tenuto conto delle linee programmatiche del Green Deal europeo, della Strategia per il Verde Urbano, dei Criteri ambientali minimi (CAM) e del parere della Conferenza unificata Stato-Regioni.
I finanziamenti previsti per il biennio 2020-2021 sono di 15 milioni di euro per ciascun anno e sono destinati alle aree metropolitane sulla base della qualità dell’aria delle zone oggetto della procedura di infrazione 2014/2174 indicate nell’Allegato al decreto.
Le risorse stanziate saranno assegnate secondo un indice di priorità che darà maggior rilevanza agli interventi che si porranno come obiettivi quelli di assicurare la tutela della biodiversità, assicurare l’aumento della superficie delle infrastrutture verdi e il miglioramento della funzionalità ecosistemica e di favorire la salute e il benessere dei cittadini.
Le città Metropolitane dovranno presentare i progetti e inviarli al Ministero dell’Ambiente entro 120 giorni dalla pubblicazione del Decreto in Gazzetta Ufficiale. Entro 90 giorni saranno poi verificati e validati dal Ministero.
Ogni progetto potrà ottenere un finanziamento massimo pari a 500 mila euro e dovrà prevedere tra le altre, come condizione di ammissibilità, l’impegno a garantire un piano di manutenzione continuativo per almeno 7 anni e l’eventuale nuova messa a dimora delle alberature che non abbiano attecchito.
Una volta approvato, il progetto riceverà il 20% a titolo di anticipo, a seguito della comunicazione di avvio dei lavori, poi il 50% alla presentazione dello stato di avanzamento per almeno la metà delle opere finanziate ed eseguite, a fronte della presentazione di specifici documenti attestanti la contabilità, la fatturazione, la relazione di sintesi e la documentazione fotografica. Infine, il restante 30% alla presentazione del certificato di regolare esecuzione e atto di collaudo delle opere realizzate, con allegata contabilità, fatturazione, documentazione fotografica, copia dei certificati di provenienza delle specie vegetali.
E’ evidente che il rapporto uomo-città stia cambiando, c’è in atto una metamorfosi che porterà obbligatoriamente ad una rigenerazione della prima e della seconda periferia. Uno sforzo economico e normativo che garantirà vantaggi ambientali e di conseguenza della qualità della vita di tutti noi.
In sostanza un minore consumo di suolo, una maggiore attenzione al recupero degli spazi esistenti e un aiuto a rendere le città più verdi, il tutto in linea con la filosofia di impermeabilizzazione.interrati.it!